Mt 1,1-16.18-23

To be continued…

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Mercoledì XXIII Settimana del Tempo Ordinario
Mi 5,1-4   Sal 12   Mt 1,1-16.18-23
Natività della Beata Vergine Maria, Festa

Nella festa della natività di Maria, il Vangelo ci parla di Giuseppe, l’uomo giusto. Le loro vite sono strettamente legate: insieme si fanno piccoli, e lasciano spazio al Verbo che, anche attraverso di loro, viene ad abitare in mezzo a noi. Giuseppe ha già fatto la sua difficile scelta, usando ragione e rispetto. Ma forse il suo cuore non ha risolto la questione. Continua a lasciarsi scuotere la mente e il sonno dalle domande, anche se fanno male. Continua a considerare queste cose, ma lo fa in compagnia di Dio. Giuseppe è talmente buono che sogna gli angeli. La sua fiducia in Maria e la sua confidenza con Dio sono tali che è certo che dietro a queste cose sia nascosto un disegno molto più grande. Così diventa il custode del Salvatore e della sua Santissima Madre. Anche noi, davanti ai fatti della vita, ai perché irrisolti, possiamo continuare a stare in dialogo con il Signore. Non fermiamoci ad uno sguardo solo umano: lasciamoci coinvolgere …e sconvolgere dai disegni di Dio, che sono sempre disegni di amore.

Padre buono, i tuoi progetti di amore si realizzino anche attraverso la nostra piccola disponibilità.

Dalla Vita seconda di Tommaso da Celano [FF 161-162]
Francesco, uomo di Dio, sentendosi pellegrino nel corpo lontano dal Signore, cercava di raggiungere con lo spirito il cielo e, fatto ormai concittadino degli angeli, ne era separato unicamente dalla parete della carne (…) Approfittando di un luogo più intimo e riservato, dialogava spesso ad alta voce con il suo Signore: rendeva conto al Giudice, supplicava il Padre, parlava all’Amico, scherzava amabilmente con lo Sposo. E in realtà, per offrire a Dio in molteplice olocausto tutte le fibre del cuore, considerava sotto diversi aspetti Colui che è sommamente Uno.

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ARTICOLO DI: Comunità francescana delle sorelle

“Siamo sorelle francescane... Sorelle perché condividiamo la gioia della consacrazione totale della nostra vita a Dio, vivendo insieme in comunità. Nell'apostolato e nella laicità della vita ordinaria, desideriamo essere sorelle di tutti testimoniando e aiutando a conoscere la consolazione di Dio per ciascuno. Francescane perché ci piace e cerchiamo di imitare il modo semplice e radicale di seguire il Signore Gesù che San Francesco e Santa Chiara ci hanno indicato. "Pane e Parola" è una preghiera che abbiamo scelto di vivere accanto alle lodi mattutine. Il Vangelo del giorno, pregato e meditato comunitariamente davanti a Gesù Eucaristia, è per noi il mandato quotidiano che ci incoraggia e sostiene nel vivere la nostra vocazione. Nello spirito di comunione e collaborazione con i frati, accogliamo volentieri l'invito a condividere il testo che prepariamo ogni giorno per questa preghiera. www.comunitasorelle.org”

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Messaggero di Sant'Antonio