Lc 9,46-50

Nulla è impossibile

Nulla è impossibile

Lunedì XXVI Settimana del Tempo Ordinario
Zc 8,1-8 Sal 101 Lc 9,46-50
San Vincenzo de’ Paoli, sacerdote – memoria

Gli atteggiamenti dei discepoli nel Vangelo mettono in luce tutta la nostra miseria umana. Gesù ha appena annunciato la sua imminente passione, e i discepoli discutono fra loro per capire chi fra essi sia il più grande. Gesù prende un bambino e lo pone come esempio di umiltà e affidamento, e i discepoli si sentono in dovere di impedire a un altro di compiere azioni buone nel nome di Gesù perché non fa parte “dei nostri”. La competizione, la divisione, il bisogno di affermare noi stessi a dispetto degli altri è sempre in agguato e sembra impossibile uscirne. Ed è impossibile se ci basiamo sulle nostre forze, sui nostri propositi, sulle nostre buone qualità. Ma, ascoltiamo il Signore, che dice: “sarà forse impossibile anche ai miei occhi?”. Le parole dei profeti accendono in noi la speranza, mostrandoci che se ci lasciamo condurre dal Signore, lavorare dalla sua Parola che penetra e discerne, saremo davvero capaci di seguirlo e vivere come fratelli capaci di gioire del bene dell’altro, perché sarà Lui a fare questo in noi.

Signore, nulla è impossibile a te. Ti affidiamo il nostro cuore indurito, trasformalo tu perché possiamo essere sempre un po’ di più come tu ci vuoi.

Dal Testamento di Santa Chiara [FF 2845-2846]
Ammonisco ed esorto nel Signore Gesù Cristo tutte le mie sorelle, che sono e che verranno, che si studino sempre di imitare la via della santa semplicità, dell’umiltà e della povertà, e anche l’onestà del loro santo tenore di vita […]. Lo stesso Padre delle misericordie, non per i nostri meriti, ma per la sola misericordia e grazia del donatore, effuse il profumo della buona fama su quelli che sono lontani, come sui vicini.

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ARTICOLO DI: Comunità francescana delle sorelle

“Siamo sorelle francescane... Sorelle perché condividiamo la gioia della consacrazione totale della nostra vita a Dio, vivendo insieme in comunità. Nell'apostolato e nella laicità della vita ordinaria, desideriamo essere sorelle di tutti testimoniando e aiutando a conoscere la consolazione di Dio per ciascuno. Francescane perché ci piace e cerchiamo di imitare il modo semplice e radicale di seguire il Signore Gesù che San Francesco e Santa Chiara ci hanno indicato. "Pane e Parola" è una preghiera che abbiamo scelto di vivere accanto alle lodi mattutine. Il Vangelo del giorno, pregato e meditato comunitariamente davanti a Gesù Eucaristia, è per noi il mandato quotidiano che ci incoraggia e sostiene nel vivere la nostra vocazione. Nello spirito di comunione e collaborazione con i frati, accogliamo volentieri l'invito a condividere il testo che prepariamo ogni giorno per questa preghiera. www.comunitasorelle.org”

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