Mt 13,54-58

Familiarità

Venerdì XVII Settimana del Tempo Ordinario
Lv 23,1.4-11.15-16.27.34-37   Sal 80    Mt 13,54-58

L’evangelista Matteo, in poche parole, descrive la famiglia di Gesù che, tornato nella sua città di origine, predica nella Sinagoga. C’è il padre Giuseppe, la madre Maria, i “fratelli” chiamati per nome, l’anonimo gruppo delle “sorelle”, i vicini e gli abitanti del villaggio dove sembra che tutti conoscano tutti. Ma, alla fine del capitolo precedente, Gesù stesso dice chi è la sua famiglia: “Chiunque fa la volontà del Padre mio, questi è per me fratello, sorella e madre”. Tra questi due brani si inserisce il grande discorso delle parabole: del seminatore, della zizzania, del granello di senapa, del lievito, del tesoro trovato nel campo e della perla preziosa. Le parabole sembrano dirci che far parte della famiglia di Gesù è essere come un seme che produce frutto, essere come alberi che danno ristoro, essere aperti alla novità di Gesù che è il tesoro, la perla preziosa della nostra vita. Questo significa muoverci, trasformarci, prestare attenzione. Il rischio, altrimenti,  è che la nostra vita rimanga ferma, fino a scandalizzarci nella nostra stessa incredulità, e credendo che ciò che pensiamo, o che abbiamo sempre pensato, sia l’unica via al Vangelo.

Signore Gesù, desideriamo che Tu compia prodigi nella nostra vita attraverso la nostra fede e la nostra libertà di cuore.

Dalla Regola bollata [FF 91-92]
E ovunque sono e si incontreranno i frati, si mostrino familiari tra loro reciprocamente. E ciascuno manifesti con fiducia all’altro le sue necessità, poiché se la madre nutre e ama il suo figlio carnale, quanto più premurosamente uno deve amare e nutrire il suo fratello spirituale? E se uno di essi cadrà malato, gli altri frati lo devono servire come vorrebbero essere serviti essi stessi.

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ARTICOLO DI: Comunità francescana delle sorelle

“Siamo sorelle francescane... Sorelle perché condividiamo la gioia della consacrazione totale della nostra vita a Dio, vivendo insieme in comunità. Nell'apostolato e nella laicità della vita ordinaria, desideriamo essere sorelle di tutti testimoniando e aiutando a conoscere la consolazione di Dio per ciascuno. Francescane perché ci piace e cerchiamo di imitare il modo semplice e radicale di seguire il Signore Gesù che San Francesco e Santa Chiara ci hanno indicato. "Pane e Parola" è una preghiera che abbiamo scelto di vivere accanto alle lodi mattutine. Il Vangelo del giorno, pregato e meditato comunitariamente davanti a Gesù Eucaristia, è per noi il mandato quotidiano che ci incoraggia e sostiene nel vivere la nostra vocazione. Nello spirito di comunione e collaborazione con i frati, accogliamo volentieri l'invito a condividere il testo che prepariamo ogni giorno per questa preghiera. www.comunitasorelle.org”

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