Gv 19,31-37

Cuore trafitto

Cuore trafitto

Venerdì X Settimana del Tempo Ordinario
Os 11,1.3-4.8-9   Is 12,2-6   Ef 3,8-12.14-19   Gv 19,31-37
Sacratissimo cuore di Gesù, solennità 

Il nostro Dio è un Dio gentile, che ci attrae a Lui “con legami di bontà”. Questo è il cuore del Signore, un cuore compassionevole, buono. È il cuore di Gesù che ancor prima di essere trafitto dalla lancia, si era lasciato colpire da tutte le situazioni incontrate lungo la strada verso la volontà del Padre. Ora, nella sua Pasqua, tutto si compie. Gesù già morto viene trafitto dai soldati per verificarne la morte avvenuta e san Giovanni da’ importanza a questo momento per due motivi: per lasciar cadere le dicerie sulla falsa morte del Signore e soprattutto per dare testimonianza perché è stato sotto la croce. Questa di Giovanni, infatti, è una solenne testimonianza dell’amore totale ed eterno del Signore, del suo cuore reso visibile dalla ferita da cui è scaturita la vita, sangue ed acqua. Anche noi siamo invitati a contemplare questo cuore trafitto con fede viva e amore e testimoniare che “in te è la sorgente della vita ” (Sal 35,10) 

“O eterno e inaccessibile, splendido e dolce fluire di fonte nascosta agli occhi di tutti i mortali! La tua profondità è senza fine, la tua altezza senza termine, la tua ampiezza è infinita, la tua purezza imperturbabile!” (Dalle «Opere» di san Bonaventura). 

Dalla Leggenda dei tre compagni [FF 1482]
Aveva amato Gesù con tutto il cuore, tenendo costantemente nel pensiero il suo ricordo, sempre lodandolo con la parola e glorificandolo con le sue opere fruttuose. Amò Dio con tanto ardore e profondità, che al solo udirlo nominare, come si sentisse liquefare il cuore, effondeva il suo animo commosso, dicendo: “Cielo e terra dovrebbero chinarsi al nome del Signore!”.

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ARTICOLO DI: Comunità francescana delle sorelle

“Siamo sorelle francescane... Sorelle perché condividiamo la gioia della consacrazione totale della nostra vita a Dio, vivendo insieme in comunità. Nell'apostolato e nella laicità della vita ordinaria, desideriamo essere sorelle di tutti testimoniando e aiutando a conoscere la consolazione di Dio per ciascuno. Francescane perché ci piace e cerchiamo di imitare il modo semplice e radicale di seguire il Signore Gesù che San Francesco e Santa Chiara ci hanno indicato. "Pane e Parola" è una preghiera che abbiamo scelto di vivere accanto alle lodi mattutine. Il Vangelo del giorno, pregato e meditato comunitariamente davanti a Gesù Eucaristia, è per noi il mandato quotidiano che ci incoraggia e sostiene nel vivere la nostra vocazione. Nello spirito di comunione e collaborazione con i frati, accogliamo volentieri l'invito a condividere il testo che prepariamo ogni giorno per questa preghiera. www.comunitasorelle.org”

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