Lc 12,1-7 

Non lasciamoci confondere

Venerdì XXVII Settimana del Tempo Ordinario
Ef 1,11-14     Sal 32      Lc 12,1-7

“Guardatevi bene dal lievito dei farisei, che è l’ipocrisia”.
Quando il Signore Gesù ci invita a guardare gli altri, non è per giudicarli o per elogiarli, ma per non cadere nello stesso errore o per imitarli nel Bene. Attraverso l’atteggiamento dei farisei, siamo invitati a fare attenzione all’ipocrisia. L’ipocrisia è fingere, vivere, parlare e agire in un modo non chiaro, senza coerenza tra parole e vita. È il fascino dell’apparenza. È il muoversi un po’ sinuosi tra le vicende della vita, senza esporsi. L’ipocrisia è mettersi al centro senza prendersi responsabilità e confondendo gli altri. E chi è confuso teme, perché non ha sicurezze. Gesù ci mette in guardia da costoro, ci dice di non seguirli per non lasciarci trascinare nelle tenebre e nella paura. Attira invece la nostra attenzione verso chi è veramente grande: il Padre che è nei cieli, che custodisce la nostra anima e non impaurisce, perché si dona tutto! Il Padre desidera che non rimaniamo tra il chiaro e lo scuro, ma che arriviamo a dimorare nella Sua luce e nella verità.

“Non abbiate paura” … Sì Padre, ci fidiamo del tuo Amore!

Dalla Leggenda perugina [FF 1588]
In qualunque luogo si trovasse, in compagnia di religiosi o secolari, se gli avveniva di avere lo spirito turbato da vanagloria, superbia o altro vizio, all’istante se ne confessava dinanzi a loro, crudamente, senza cercare attenuanti. A questo proposito, un giorno confidò ai suoi compagni: «Io voglio vivere nell’intimità con Dio negli eremi e negli altri luoghi dove soggiorno, come se fossi sotto lo sguardo degli uomini. Se la gente mi ritiene un santo e non conducessi la vita che a un santo si addice, sarei un ipocrita».

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ARTICOLO DI: Comunità francescana delle sorelle

“Siamo sorelle francescane... Sorelle perché condividiamo la gioia della consacrazione totale della nostra vita a Dio, vivendo insieme in comunità. Nell'apostolato e nella laicità della vita ordinaria, desideriamo essere sorelle di tutti testimoniando e aiutando a conoscere la consolazione di Dio per ciascuno. Francescane perché ci piace e cerchiamo di imitare il modo semplice e radicale di seguire il Signore Gesù che San Francesco e Santa Chiara ci hanno indicato. "Pane e Parola" è una preghiera che abbiamo scelto di vivere accanto alle lodi mattutine. Il Vangelo del giorno, pregato e meditato comunitariamente davanti a Gesù Eucaristia, è per noi il mandato quotidiano che ci incoraggia e sostiene nel vivere la nostra vocazione. Nello spirito di comunione e collaborazione con i frati, accogliamo volentieri l'invito a condividere il testo che prepariamo ogni giorno per questa preghiera. www.comunitasorelle.org”

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