Mt 10,7-13

Cuore buono di Gesù

Cuore buono di Gesù

Giovedì X Settimana del Tempo ordinario
At 11,21-26;13,1-3   Sal 97   Mt 10,7-13
San Barnaba, memoria

Gesù ci insegna l’amore gratuito e lo vediamo “circolare” nel racconto degli Atti, testimoniato da Barnaba, che è presentato con tre qualità: buono, pieno di Spirito Santo e di fede; sa riconoscere l’azione di Dio e gioirne; esorta i credenti alla fedeltà del cuore.
Ha conosciuto il cuore buono di Gesù e da lui si lascia plasmare; pieno di Spirito Santo comprende bene che la povertà richiesta dal vangelo – e che a volte ci può spaventare – non è una forma di ristrettezza e di prova, ma apertura nella fiducia e nella generosità.
È un uomo che non spegne gli slanci altrui ed ha un cuore così largo da non riservare per sé un apostolato che sa essere fecondo. Va a cercare Paolo con gioia, perché insieme possano dire che il Regno di Dio è vicino. E Paolo diventerà più importante di lui nella predicazione ai pagani. È una libertà da desiderare e nella quale impegnarci. Quante volte vogliamo tenere per noi le “nostre cose” che abbiamo ricevuto gratuitamente… e perdiamo la bellezza di essere radicalmente a disposizione di Cristo e del suo Spirito che vuole rivelarci la gioia della nostra missione.

Donaci, o Padre, di essere cioè persone di benevolenza, di disponibilità, di incoraggiamento per quelli che avviciniamo.

Dalla Orazione sul “Padre nostro”   [FF 270]
Sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra: affinché ti amiamo con tutto il cuore, sempre pensando a te; con tutta l’anima, sempre desiderando te; con tutta la mente, indirizzando a te tutte le nostre intenzioni e in ogni cosa cercando il tuo onore; e con tutte le nostre forze, spendendo tutte le nostre energie e i sensi dell’anima e del corpo in offerta di lode al tuo amore e non per altro; e affinché amiamo i nostri prossimi come noi stessi, attirando tutti secondo le nostre forze al tuo amore, godendo dei beni altrui come fossero nostri e nei mali soffrendo insieme con loro e non recando alcuna offesa a nessuno.

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ARTICOLO DI: Comunità francescana delle sorelle

“Siamo sorelle francescane... Sorelle perché condividiamo la gioia della consacrazione totale della nostra vita a Dio, vivendo insieme in comunità. Nell'apostolato e nella laicità della vita ordinaria, desideriamo essere sorelle di tutti testimoniando e aiutando a conoscere la consolazione di Dio per ciascuno. Francescane perché ci piace e cerchiamo di imitare il modo semplice e radicale di seguire il Signore Gesù che San Francesco e Santa Chiara ci hanno indicato. "Pane e Parola" è una preghiera che abbiamo scelto di vivere accanto alle lodi mattutine. Il Vangelo del giorno, pregato e meditato comunitariamente davanti a Gesù Eucaristia, è per noi il mandato quotidiano che ci incoraggia e sostiene nel vivere la nostra vocazione. Nello spirito di comunione e collaborazione con i frati, accogliamo volentieri l'invito a condividere il testo che prepariamo ogni giorno per questa preghiera. www.comunitasorelle.org”

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