Cosa ci racconta oggi il Vangelo, quale personaggio ci regala per arricchire il nostro presepe? Oggi il personaggio è Elisabetta, e il suo bimbo Giovanni, ancora nel grembo. L’antefatto riguarda l’adolescente e coraggiosa Maria decide all’istante di mettersi in viaggio verso la Giudea, dopo l’annuncio dell’Arcangelo Gabriele, da cui sa della gravidanza della cugina Elisabetta Il suo arrivo in casa è esplosivo. Lo testimoniano la sorpresa di Elisabetta e l’esultanza… Continua
Effettivamente “stare alla finestra” indica attesa, speranza: Noè, per esempio, dalla finestra dell’arca scrutava se mai arrivasse la fine del diluvio, e dalla stessa rilasciava a questo scopo prima un corvo e per due volte consecutive una colomba (Gen 8,6-10), o alla finestra fa capolino il volto dell’amato (Ct 2,9). Da una finestra del palazzo vescovile di Assisi, san Francesco ammalato guardò verso la piazza antistante: ed è l’unica finestra… Continua
Dal Vangelo Luca 1, 39-45 In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che… Continua
Oggi aggiungiamo un altro personaggio al nostro presepe: Giuseppe, uomo del silenzio, dell’ascolto e delle scelte davvero coraggiose. Maria resta inaspettatamente incinta, prima della convivenza sponsale, senza che il promesso sposo ne sappia nulla. Da qui il dissidio. Giuseppe vuole licenziarla in segreto, per tutelare tutti al massimo livello possibile, perché per legge Giuseppe avrebbe dovuto ripudiare Maria con pubblica denuncia e pericolo di lapidazione. Lui è detto giusto: integro… Continua
Un lungo elenco di nomi, che sintetizzano la storia di Israele, da Abramo a Gesù, passando per Davide, re. Storie gloriose, storie squallide. Umane, molto umane. Un albero di vite piuttosto articolato, storto. Eppure vivo e in attesa. Dio si fa presente nella storia, così com’è, con tutte le sue ambivalenze. E’ una genealogia di esseri umani, non certo di angeli. Sono presenti cinque donne, in una dinastia per soli… Continua
Dal Vangelo Luca 3,10-18 In quel tempo, le folle interrogavano Giovanni, dicendo: «Che cosa dobbiamo fare?». Rispondeva loro: «Chi ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettanto». Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare e gli chiesero: «Maestro, che cosa dobbiamo fare?». Ed egli disse loro: «Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato». Lo interrogavano anche alcuni… Continua
«Non uscir fuori, torna in te; nell’uomo interiore abita la verità, e se trovi mutevole la tua natura, trascendi te stesso! tendi colà, dove si accende il lume stesso della ragione» (Sant’Agostino) Viviamo un’epoca orba, governata da pochissimi burattinai, possessori di immense ricchezze, che animano il corso degli eventi, assoggettando ed omologando, per i propri profitti, intere collettività. Sono questi i padroni dei più sofisticati strumenti tecnologici, che con cosciente… Continua
Dal Vangelo Luca 1, 26-38 In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come… Continua
Così Francesco la chiama nel Saluto alla beata Vergine Maria (FF 259-260). Dimora divina, scelta e consacrata dall’intera Trinità nel giorno dell’Annunciazione, quando con la persona del Verbo discese in lei «ogni bene». E pensare che era poco più che una ragazzina, intenta alla sua vita e ai suoi normali sogni di donna. Da poco si era fidanzata ufficialmente e in modo vincolante con Giuseppe. Una quasi-donna e certo mai si sarebbe immaginata una rivoluzione… Continua
Non sarà proprio una delle parole più spirituali del vocabolario biblico e francescano, ma tranquillizziamo i nostri bambini: ce n’è sia nell’uno che nell’altro! Magari non proprio con questo termine colloquiale, ma come “sterco” e “escremento” sì. Possiamo ben immaginare che non se ne scriverà sicuramente bene, e quando la si citerà sarà per dire qualcosa di brutto, comunque di indecente o per rendere chiaramente un concetto negativo: «Il pigro… Continua