Avvenne che un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo. Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: “Cèdigli il posto!”…. Continua
Siamo partiti ad aprile (Sguardi#1). Abbiamo percorso insieme nove mesi. Abbiamo cercato di immedesimarci dentro uno sguardo. Abbiamo frugato fra quelle pupille, abbiamo spiato vissuti e sentimenti. Abbiamo tentato.
Abbiamo accompagnato un giovane al lavoro (Sguardi#2), nel mezzo del mattino, gustandoci la sua benedizione che vede la vita come un tesoro.
Abbiamo condiviso la sofferenza di un litigio (Sguardi#3), pur stando a distanza.
Abbiamo sfogato la rabbia di una delusione (Sguardi#4), e lasciato che il Signore la sciogliesse con il suo stupirci.
Abbiamo corso in un parco (Sguardi#5), scoprendo stelle che sorridono, e poi, dentro ad un treno (Sguardi#6), ci siamo sorpresi ad agire oltre noi stessi.
Abbiamo infine anche ascoltato storie, seduti ad un tavolo di un bar (Sguardi#7), scoprendo che cercavamo solo normalità.
Beati invece i vostri occhi perché vedono! [Mt 13,16]
“Mi sa che questo tramezzino è un po’ andato… Dovremo deciderci a cambiare bar: da quando non c’è più Elisa dietro al bancone, è tutto un po’ approssimativo…”. È seduto al solito bar, lungo il Corso pedonale. Si ritrovano lì per la pausa pranzo, da molto tempo ormai. Li aspetta. Lui è sempre il primo ad arrivare. “E pensare che è sparita da un giorno all’altro… come la mia collega, quella del marketing, manco il tfr si è venuta a prendere: andata a vivere in Costa Rica, così dicono. “Cercava vita esotica”, dicono loro. Chissà cosa cerca veramente…”.
Il lettore di questo volumetto si trova di fronte a sei frati francescani, minori conventuali, che parlano ad alta voce di alcune virtù care a san Francesco d’Assisi. Quanto scrivono è meno di quanto fanno intendere. Perché così è la figura del Poverello d’Assisi: più ti avvicini, più prendi coscienza di non conoscerlo bene. Ti fa sorgere però il desiderio di imitarlo, come fa il fraticello della Prefazione. Contributi di:… Continua