I frati, girovaghi per il mondo, avranno più facilmente usato le mani “a coppa” per dissetarsi a torrenti e fontane. È un gesto “antico”, di cui anche la Bibbia testimonia a proposito dei soldati di Gedeone (per diminuirne il numero, Dio gli propone di farli scendere ad un fiume, e di entrare in guerra contro i Madianiti solo coi trecento che «lambirono l’acqua portandosela alla bocca con la mano»; Gdc… Continua
Dar dell’asino a qualcuno non è propriamente un complimento. Ma, tutto sommato, neppure una grossa offesa. L’asino è sì cocciuto, perso nei suoi pensieri, intento solo a ruminare o a girare in tondo legato alla ruota. Ma è allo stesso tempo un grande lavoratore, insensibile alla fatica, capace di incassare senza batter ciglio un bel po’ di poco gentili frustate. È cocciuto, anche nel senso di essere risoluto e affidabile…. Continua
Una scala è fatta per salirvi e scendervi. E non per passarvi sotto, che appunto porta sfortuna. La vita lo è, e infatti c’è chi sale, pochi a dire il vero, e chi scende, tanti. Anche in paradiso ci si va salendo una scala. Non tutti, qualcuno incespica nei pioli e può cadere verso l’inferno. Di affreschi simili sono piene le chiese. La stessa spiritualità cristiana si è appropriata di… Continua
Le parole di Francesco d’Assisi. Alcune diventate proverbiali, ormai parte dei nostri modi di dire. Per esempio il saluto di “pace e bene”. Quante volte il dono della pace che noi chiediamo ha più a che fare con la nostra pigrizia e viltà, che non con la pace evangelicamente e francescanamente intesa?! La chiamiamo pomposamente “pace”, ma non assomiglia piuttosto alla nostra “tranquillità”? Altresì detta: gli altri mi lasciano vivere,… Continua