Sabato XXX Settimana del Tempo ordinario
Ap 7,2-4.9-14 Sal 23 1Gv 3,1-3 Mt 5,1-12a
Solennità di Tutti i Santi
“Ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello, avvolti in vesti candide, e tenevano rami di palma nelle loro mani” (Ap 7,3)
La festa di oggi ci spinge a guardare in alto, al senso ultimo della nostra vita: contemplare il volto di Dio come suoi figli. Tutta la Parola infatti richiama questo stare e vedere: “Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello“; “Saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è“; “Beati…perché vedranno Dio“. Siamo già, realmente, figli di Dio. Il suo amore ci raggiunge e se lo lasciamo agire, ci trasforma, perché possiamo essere sempre più come Lui ci ha pensati. I Santi sono uomini e donne normali, con pregi e difetti come noi, che hanno riconosciuto questa verità di amore, e hanno lasciato che prendesse sempre più spazio nel loro pensare, sentire, agire quotidiano. La Santità è un cammino che tutti siamo chiamati a percorrere. Dobbiamo crederlo e desiderarlo con audacia: questa beatitudine il Signore la desidera e la prepara per ciascuno di noi!
Dal Testamento di Santa Chiara [FF 2930] Avendoci dunque chiamate il Signore a cose tanto grandi […] siamo tenute a benedire molto e a lodare Dio, e a fortificarci ancor più a operare il bene nel Signore. Perciò, se avremo vissuto secondo la suddetta forma, lasceremo agli altri un nobile esempio e con una fatica di brevissima durata ci guadagneremo il premio della beatitudine eterna.
Lascia un commento
Devi eseguire il login per commentare.












