Lc 14,12-14 

Lunedì XXXI Settimana del Tempo ordinario

Rm 11, 29-36   Sal 68   Lc 14,12-14

In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” (Mt 25,40)

Al centro del vangelo c’è il tema del “banchetto”: non solo il luogo dove Gesù provoca i farisei, ma anche la metafora significativa del regno, motivo di beatitudine per l’umile che vi sa entrare. Le parole del Signore vanno a minare la rigidità delle regole sociali. Come quella di scambiarsi inviti a mensa solo tra persone dello stesso status sociale. Per i ricchi questo “contraccambio” era una garanzia, un modo per guadagnarsi rispettabilità e potere. Fare la carità ai poveri era, sì, un gesto lodevole agli sguardi altrui, ma non certo condividere con loro la casa e la mensa. Anzi, ammettere un povero alla propria tavola voleva dire identificarsi con lui, e quindi perdere onore. Gesù mette in discussione questa mentalità e pone al centro proprio i poveri, coloro che non potranno mai “ripagare” il dono, perché non hanno nulla. Ricorda ai commensali qual è la vera beatitudine: non “dare” qualcosa al povero, ma farsi povero con lui, condividere ciò che si ha e ciò che si è, con cuore gratuito e libero. Riconosciamoci possessori di nulla, donando ai fratelli la nostra stessa vita.

Dalla Leggenda perugina [FF 1547]
«Carissimi fratelli e figli miei, non arrossite di uscire alla questua, poiché il Signore si fece povero per amor nostro in questo mondo. È sull’esempio di Lui e della sua Madre santissima che noi abbiamo scelto la via della vera povertà: è la nostra eredità questa, acquistata e lasciata dal Signore Gesù Cristo a noi e a tutti quelli che vogliono vivere come Lui nella santa povertà».

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ARTICOLO DI: Comunità francescana delle sorelle

“Siamo sorelle francescane... Sorelle perché condividiamo la gioia della consacrazione totale della nostra vita a Dio, vivendo insieme in comunità. Nell'apostolato e nella laicità della vita ordinaria, desideriamo essere sorelle di tutti testimoniando e aiutando a conoscere la consolazione di Dio per ciascuno. Francescane perché ci piace e cerchiamo di imitare il modo semplice e radicale di seguire il Signore Gesù che San Francesco e Santa Chiara ci hanno indicato. "Pane e Parola" è una preghiera che abbiamo scelto di vivere accanto alle lodi mattutine. Il Vangelo del giorno, pregato e meditato comunitariamente davanti a Gesù Eucaristia, è per noi il mandato quotidiano che ci incoraggia e sostiene nel vivere la nostra vocazione. Nello spirito di comunione e collaborazione con i frati, accogliamo volentieri l'invito a condividere il testo che prepariamo ogni giorno per questa preghiera. www.comunitasorelle.org”

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