Martedì XIX Settimana del Tempo ordinario
Dt 31,1-8 Dt 32,3-4a.7-9.12 Mt 18,1-5.10.12-14
“Anche se vado per una valle oscura, non temo alcun male, perché tu sei con me” (Sal 23,4)
La questione dello scandalo nella comunità cristiana è un tema importante in questo discorso di Gesù. Il brano di oggi viene subito dopo l’insegnamento sulla tassa per il tempio: il Maestro esorta i suoi a fare il bene, ma anche a non essere di “inciampo-scandalo” per altri. Ed ecco il suo gesto simbolico: “chiama a sé un bambino, lo pone in mezzo…”. Il Signore mette al centro ciò che è piccolo e insegna che per essere grandi bisogna diventare piccoli, come bambini. Non intende che si debba fare i bambini, né comportarsi in modo infantile o fingere una presunta innocenza. Quanto piuttosto chiede di crescere nella capacità di affidarsi totalmente alle mani di Dio. Il bambino, per sua natura, vive totalmente abbandonato nelle mani di un adulto che si prende cura di lui. Anche Mosè impara ad affidarsi pienamente alle mani di chi “cammina con lui, non lo lascia e non lo abbandona” (cfr. Dt 31,6). Questa piena fiducia è possibile se sostenuta dalla certezza che la volontà di Dio è il sommo bene. Nel Getsemani Gesù si affida al Padre con questa certezza nel cuore.
Dalle Lodi e Preghiere [FF 261] Tu sei il bene, ogni bene, il sommo bene, Signore Dio vivo e vero.
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