Martedì IV Settimana di Pasqua
At 11,19-26 Sal 86 Gv 10,22-30
“Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono” Gv 10,27
Prosegue la lettura del Vangelo di Giovanni, e oggi troviamo Gesù in dialogo con chi lo rifiuta. Gesù è accerchiato da chi lo provoca, ma risponde con pazienza pur se con fermezza. Le opere che Gesù compie, rivelano la sua identità e il suo essere uno con il Padre. Ma questo resta oscuro per chi non è disposto a mettersi in ascolto. La presunzione di sapere come Dio debba essere e debba agire, chiude il cuore alla Sua rivelazione. Chi ascolta invece, si scopre conosciuto da sempre e si ritrova capace di conoscere Dio. Nasce così una unione profonda, intima e personale. Per il discepolo l’amore si esprime nel desiderio di seguire il Signore. Dio, che ama sempre e da sempre, a sua volta “risponde” offrendo con fedeltà il suo amore, la sua stessa vita, fatta di gioia e pienezza nel dono di sé.
Dalla Lettera a tutto l’Ordine [FF 216]
Ascoltate, figli del Signore e fratelli miei, e prestate orecchio alle mie parole. Inclinate l’orecchio del vostro cuore e obbedite alla voce del Figlio di Dio. Osservate con tutto il vostro cuore i suoi precetti e adempite perfettamente i suoi consigli. Lodatelo perché è buono ed esaltatelo nelle opere vostre, poiché per questo vi mandò nel mondo intero, affinché rendiate testimonianza alla voce di lui con la parola e con le opere e facciate conoscere a tutti che non c’è nessuno onnipotente eccetto lui.
Lascia un commento
Devi eseguire il login per commentare.