Uomini e donne che furono “voce dello Spirito”, pur nella diversità di tradizione religiosa o fede, di epoca o stato di vita. “Mistici” li definiamo, ma nella consapevolezza che lo sono non nella loro stravaganza e irraggiungibilità. Ma nell’aver accolto con gratitudine e impegno il dono di stare “faccia a faccia con Dio” giorno dopo giorno.Isacco il Siro apparteneva alla Chiesa siro-orientale, detta anche “nestoriana”. Rabi’a è una mistica musulmana… Continua
«Gesù non ci ha scelti e mandati perché diventassimo i più numerosi! Ci ha chiamati per una missione. Ci ha messo nella società come quella piccola quantità di lievito: il lievito delle beatitudini e dell’amore fraterno. […] La nostra missione non è determinata dal numero o dalla quantità di spazi che si occupano, ma dalla capacità di generare e suscitare cambiamento, stupore e compassione; dal modo in cui viviamo come… Continua
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di… Continua
Rimango sempre meravigliato e stupito di come il Signore metta una sua Parola nel mio cuore, soprattutto in passaggi particolari del mio cammino di formazione. C’è un rischio a cui mi chiede di fare attenzione: quello di dimenticare troppo presto il passato, quel passato che mi ha portato a essere presente al Presente, nel presente. Pena del dimenticare è il lasciar sbiadire i tratti luminosi con cui il Signore ha illuminato il mio sentiero …
Era un pomeriggio d’estate e mi trovavo a Lourdes per il servizio al convento e alla grotta delle apparizioni. In quel momento stavo scendendo dalla chiesa superiore. Vedo da lontano una ragazza che sale dalla parte della strada alternando -così mi sembrò- smorfie di fatica e stanchezza. Con un grande sorriso gli dico: …
Nella parrocchia in cui presto servizio quest’anno, mi è stato chiesto di affiancarmi al gruppo Scout dei Lupetti, partecipare alle attività organizzate dai capi e curare un pochino la dimensione “spirituale”. Per me si trattava della prima esperienza con gli Scout e non sempre mi è stato facile entrare in questo mondo. Circa verso Natale ha cominciato a partecipare ai nostri incontri anche Maria, una bambina affetta da sindrome di Down…
Mi trovavo con mia sorella ad un concerto di Bon Jovi allo stadio di San Siro a Milano. Ricordo che lo stadio era molto affollato: penso ci fossero all’incirca 30 mila persone. Sicuramente l’emozione a volte può ingannarci, ma quello che ho provato trascendeva un semplice sentire del momento, era qualcosa che andava in profondità…
Giuseppe, è una persona che fa volontariato nel patronato della parrocchia dove faccio servizio. Tende a definirsi mezzo ateo e sono più di 50 anni che non gli interessano le questioni su Dio e la religione. Giuseppe è una persona piena di interessi, un appassionato di filosofia, un uomo di cultura e anche un buon provocatore: ogni volta che mi incrociava il dialogo iniziava con domande e affermazioni insidiose su Dio e sulla chiesa.
È arrivata all’improvviso. Una malattia semplice, niente di eccezionale: un forte mal di schiena. Mi sono trovato bloccato, incapace di fare qualche passo in più, incapace di stare seduto. Bloccato.
Il tempo si è improvvisamente dilatato, fatto silenzioso, messo in stand-by. Impegni di annullare, scadenze da non poter più rispettare, lavori bloccati, programmi da rifare, persone da deludere. E io qui, adesso, fermo non per scelta, ad ascoltare il silenzio delle ore che lentamente scorrono.
É il secondo anno che trascorro il fine settimana in compagnia dei ragazzi e ragazze che vivono nella comunità di recupero “San Francesco”, a Monselice (Pd).
In questo tempo di servizio, alla luce di queste parole scritte da frate Francesco nel suo testamento, posso “esercitare la memoria” e “rigustare” le tante volte che il Signore mi ha concesso di fare esperienza di un amaro che si cambia in dolcezza, e contemplare tutto questo con uno sguardo sempre rinnovato.