Venerdì II Settimana di Avvento
Is 48,17-19 Sal 1 Mt 11,16-19
“È come albero piantato lungo corsi d’acqua,
che dà frutto a suo tempo:
le sue foglie non appassiscono
e tutto quello che fa, riesce bene” (Sal 1,3)
La breve parabola narrata nel Vangelo descrive il gioco in cui alcuni bambini comandavano a dei loro compagni quale parte recitare, quella delle nozze o quella dei funerali. La predicazione di Giovanni e quella di Gesù invitano chi ascolta a cambiare atteggiamenti, a fare frutti di conversione, ad operare secondo giustizia. Accogliere questa parola chiede un cambiamento, e chi non vuole metterla in pratica usa la strategia di screditare chi la annuncia. Ma il Signore insegna il bene, guida per la strada su cui andare. Così chi è attento alla Sua voce, chi sceglie di ascoltare e mettere in pratica i suoi comandi, sperimenta un fiume di pace, una fecondità di vita che non si può misurare.
Dalla Leggenda Maggiore di San Bonaventura [FF 1098]
Francesco, in realtà, aveva raggiunto tale purezza che il suo corpo si trovava in meravigliosa armonia con lo spirito e lo spirito in meravigliosa armonia con Dio. Perciò avveniva, per divina disposizione, che la creatura, servendo al suo Fattore, sottostava in modo mirabile alla volontà e ai comandi del Santo.
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