Il Santorale Francescano

La Parola di Dio è faccenda “da compagnia”. In compagnia della Chiesa, che ce l’ha trasmessa. In compagnia di tanti cristiani che, anche a proprio rischio, la leggono, la meditano e cercano di viverla. In compagnia di tanti santi: come sant’Antonio di Padova, che ad essa ha dedicato tutto se stesso, e la sua lingua, o come san Francesco, che se l’è trovata impressa nella carne! Come santa Chiara, che ne ha fatto la regola della vita sua e delle sue sorelle a S. Damiano. Come tanti santi francescani, frati, suore, laici: conoscerli ce li rende compagni di strada, giorno per giorno, possibilità concreta per noi di una vita vissuta per Dio e i fratelli. In una santità che trascina con sé tutto il “peso” della nostra carne, della nostra storia, dei nostri sogni e delle nostre fatiche. Come le belle illustrazioni di Luca Salvagno ci mostrano…

Guido Maria da Lugliano, sacerdote francescano (1681-1763), servo di Dio

Guido, al secolo Pellegrino Politi, nacque a Lugliano, nel comune di Bagni di Lucca, il 7 gennaio. Entrato tra i frati minori cappuccini, una volta ordinato sacerdote svolse il suo ministero soprattutto nell’ospedale fiorentino di S. Maria Nuova. Tornato nel 1716 da Corfù, dove aveva accompagnato i soldati nella spedizione contro i turchi, poté finalmente dedicarsi alla predicazione, dove poneva una particolare cura nell’insegnare la catechesi ai poveri e, anche con l’aiuto di appositi libriccini, diffuse il culto della Madonna e, in modo del tutto speciale, di san Giuseppe. Questa attività dovette essere interrotta nell’agosto 1753 a motivo d’una paresi che lo impedì notevolmente nei movimenti fino alla morte, avvenuta nell’infermeria di Lucca il 14 giugno 1763.
GiugnoMaggioLuglio

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