Il Santorale Francescano

La Parola di Dio è faccenda “da compagnia”. In compagnia della Chiesa, che ce l’ha trasmessa. In compagnia di tanti cristiani che, anche a proprio rischio, la leggono, la meditano e cercano di viverla. In compagnia di tanti santi: come sant’Antonio di Padova, che ad essa ha dedicato tutto se stesso, e la sua lingua, o come san Francesco, che se l’è trovata impressa nella carne! Come santa Chiara, che ne ha fatto la regola della vita sua e delle sue sorelle a S. Damiano. Come tanti santi francescani, frati, suore, laici: conoscerli ce li rende compagni di strada, giorno per giorno, possibilità concreta per noi di una vita vissuta per Dio e i fratelli. In una santità che trascina con sé tutto il “peso” della nostra carne, della nostra storia, dei nostri sogni e delle nostre fatiche. Come le belle illustrazioni di Luca Salvagno ci mostrano…

Teofilo de’ Signori da Corte, sacerdote francescano (1676-1740), santo

Biagio de’ Signori nasce a Corte, in Corsica, nel 1676. Affascinato dall’esperienza francescana, a 17 anni sperimenta la vita conventuale tra i frati cappuccini, che poi lascia per i minori dell’Osservanza, tra i quali si stabilisce con il nome di Teofilo. Studia filosofia a Roma e teologia nel convento di Santa Maria La Nova, nei pressi di Salerno, dove nel 1700 viene ordinato sacerdote. Rinuncia all’insegnamento cui è destinato per ritirarsi a vita ritirata nell’eremo di Bellegra, sui monti Prenestini. Qui incontra fra Tommaso Placidi da Cori, di cui subisce l’influenza. Si dedica alla vita apostolica, e come predicatore e confessore percorre, le strade della Sabina e di Subiaco. Si distingue anche per l’assistenza ai poveri e agli ammalati. Poi l’obbedienza dei superiori lo fa ritornare in Corsica, dove fonda il ritiro di Zuani. Ritornato in Toscana, a Fucecchio, tra molte difficoltà, riesce a fondare un convento nello spirito austero degli eremi. Qui si conclude la sua intensa esperienza nel 1740.
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Messaggero di Sant'Antonio