Mercoledì XXVIII Settimana del Tempo ordinario
Rm 2,1-11 Sal 61 Lc 11,42-46
Santa Teresa di Gesù, Vergine e Dottore della Chiesa
“Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa” (Mt 5,14-15)
I farisei interpretano la legge in modo falso, nonostante siano chiamati ad essere guide e modelli per il popolo. Ascoltiamo bene i tre “guai” che Gesù proclama. Il primo condanna, da una parte, la preoccupazione sui cavilli della legge e, dall’altra, la trascuratezza per l’amore di Dio, che ne è il “pieno compimento” (Rm 13,10). Il secondo “guai” interpreta il primo: all’amore di Dio, i farisei hanno sostituito la ricerca di sé stessi e dell’ammirazione altrui. Il terzo “guai”, rivolto ai Dottori della legge, denuncia l’abuso del potere nei confronti dei più fragili, costretti sotto “pesi insopportabili”, che invece le guide rifiutano del tutto. Sono atteggiamenti che riassumono il male dell’uomo. E, come il bene e l’amore di Dio fanno vivere, così il male immerge nella morte anche coloro che sembrano vivi. La gente ignara calpesta i loro sepolcri, rendendosi così impura. Dunque, Gesù dice che l’ipocrisia e l’egoismo – sempre in agguato in ogni cuore – contaminano l’uomo e chi gli è vicino. Proprio come il bene, che è diffusivo e “fa luce a tutti quelli che sono nella casa” (Mt 5,15).
Dalle Laudi e Preghiere [FF 276]
O alto e glorioso Dio,
illumina le tenebre de lo core mio.
E damme fede diritta,
speranza certa e carità perfetta,
senno e cognoscimento, Signore,
che faccia lo tuo santo e verace comandamento.
Amen.
Lascia un commento
Devi eseguire il login per commentare.