Martedì XIII Settimana del Tempo ordinario
Gen 19,15-29 Sal 25 Mt 8,23-27
“Tu hai fatto risalire dalla fossa la mia vita, Signore, mio Dio” (Gn 2,7)
Il primo miracolo di Gesù sulle forze della natura avviene in mare, che sempre nella Bibbia richiama l’abisso del male e il caos. Questo episodio ricorda quello del profeta Giona che, nel viaggio verso Ninive, dormiva profondamente nel luogo più basso della nave (Gn 1,5), mentre in mare infuriava la tempesta e i marinai erano terrorizzati. Come Giona, anche Gesù si sta dirigendo verso un territorio pagano, dove annuncerà il regno di Dio e scaccerà il male. Ma Gesù è più grande di Giona (12,41): il suo potere è l’unico in grado di dominare sulle forze del male. Lui può portare la grande bonaccia: non una tranquillità vaga e passeggera, ma la pace che nasce dalla Croce, vittoria definitiva sulla paura, sul male e sulla morte.
Dalla Vita Prima di Tommaso da Celano [FF 509] Sentendo che l’ora della morte era ormai imminente, chiamò a sé due suoi frati e figli prediletti, e ordinò loro che, a piena voce, cantassero le lodi al Signore con animo gioioso per l’approssimarsi della morte, anzi della vita così vicina. E poi, come poté intonò il salmo di Davide: con la mia voce al Signore grido aiuto, con la mia voce il Signore io supplico.
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