Gv 16,20-23

Venerdì VI Settimana di Pasqua

At 18,9-18    Sal 46    Gv 16,20-23

Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena” (Gv 15,11)

Il Vangelo di ieri parlava di tristezza e di gioia. Oggi anche di dolore e di gioia. Il dolore lo sperimentiamo certamente quando arriva, senza cercarlo, ma possiamo anche negarlo. Il dolore, poi, è anche una scelta, quando decido di stare o addirittura entrare dentro le situazioni faticose. Cosa spinge a questo? L’amore, la dedizione, la promessa del di più. Dolore del parto e gioia della vita: paragone comprensibilissimo, perché sono due momenti legati indissolubilmente. La gioia del frutto fa dimenticare il dolore sperimentato quando è veicolo di quel frutto. È come il seme che muore e genera vita! Generare vita comporta sempre un dolore, un rompersi, una potatura. È la speranza che ci fa sopportare la mancanza e la morte; è la speranza che ci permette di donare e attendere. Nella relazione con il Signore siamo chiamati a stare, a volte anche sperimentandone l’assenza, continuando a credere, ad amare nella speranza. Lui è lì che ci aspetta donandoci oggi la gioia. Ma anche indicandoci che il frutto più duraturo sarà quello dell’eternità, dove potremo contemplare il Suo volto … E allora ci sarà gioia piena, gioia che nessuno potrà mai toglierci.

Dalle lettere di Santa Chiara alla Beata Agnese di Praga [FF 2880]
Se con Lui soffrirai, con Lui regnerai; se con Lui piangerai, con Lui godrai; se in compagnia di Lui morirai sulla croce della tribolazione, possederai con Lui le celesti dimore nello splendore dei santi, e il tuo nome sarà scritto nel Libro della vita e diverrà famoso tra gli uomini.

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ARTICOLO DI: Comunità francescana delle sorelle

“Siamo sorelle francescane... Sorelle perché condividiamo la gioia della consacrazione totale della nostra vita a Dio, vivendo insieme in comunità. Nell'apostolato e nella laicità della vita ordinaria, desideriamo essere sorelle di tutti testimoniando e aiutando a conoscere la consolazione di Dio per ciascuno. Francescane perché ci piace e cerchiamo di imitare il modo semplice e radicale di seguire il Signore Gesù che San Francesco e Santa Chiara ci hanno indicato. "Pane e Parola" è una preghiera che abbiamo scelto di vivere accanto alle lodi mattutine. Il Vangelo del giorno, pregato e meditato comunitariamente davanti a Gesù Eucaristia, è per noi il mandato quotidiano che ci incoraggia e sostiene nel vivere la nostra vocazione. Nello spirito di comunione e collaborazione con i frati, accogliamo volentieri l'invito a condividere il testo che prepariamo ogni giorno per questa preghiera. www.comunitasorelle.org”

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