Tommaso Bellaci, religioso francescano (1370 c.-1447), beato

31 Ottobre

Nacque attorno al 1370 a Firenze. In gioventù condusse una vita talmente sregolata e dissipata che quando, persuaso da un amico a cambiare i propri costumi, cercò di entrare in qualche ordine religioso, trovò forti resistenze a essere accolto. Attorno al 1390 divenne fratello laico nel convento dei frati osservanti di Fiesole, sotto la guida spirituale di Giovanni da Stroncone. Pur rimanendo un fratello laico, divenne maestro dei novizi. Durante una legazione papale presso i siro-giacobiti, fra Tommaso partì su di una nave per raggiungere Costantinopoli nel 1440, ma la nave fu catturata dai Turchi; egli fu messo con i suoi compagni a remare sulle galere. Giunta la notizia a Costantinopoli, alcuni mercanti fiorentini nel Levante lo riscattarono insieme a tre confratelli. Dopo lo scampato pericolo la delegazione volle riprendere il viaggio per raggiungere la Persia. Ma furono di nuovo presi dai Turchi, sembra nella Tracia, e tenuti prigionieri sin che gli stessi mercanti fiorentini nuovamente lo riscattarono. Anche dopo questo nuovo rilascio non si diedero per vinti e proseguirono il viaggio verso l’India e per la terza volta caddero prigionieri degli infedeli. Questa volta furono riscattati per diretto interessamento del papa. Tornato così a Firenze nel 1444, fu accolto nel convento di Santa Croce. Poi, nonostante il peso degli anni, decise di recarsi a Roma a chiedere l'autorizzazione a tornare in Oriente, ma in viaggio si ammalò e fu trasportato a Rieti nel convento di S. Francesco, dove morì il 31 ottobre 1447.
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Messaggero di Sant'Antonio