Bonaventura Gran da Barcellona, religioso francescano (1620-1684), beato

11 Settembre

Michele Battista Gran è spagnolo, di Riudomes, dove nasce nel 1620. A diciotto anni prende moglie, più per accontentare il papà che per propria scelta, sentendosi attratto dalla vita religiosa. Rimasto vedovo, si fa francescano con il nome di fra Bonaventura di Barcellona. Umile religioso laico, per diciassette anni gira per diversi conventi facendo via via il cuoco, il portinaio, l’infermiere e il questuante, dimostrando una profonda spiritualità, alimentata dalla preghiera, dalla mortificazione e dall’obbedienza, sempre accolta con il sorriso sulle labbra. Le cose straordinarie che gli succedono lasciano intravedere in chi gli vive accanto la sua vicinanza a Dio e l’alto grado di perfezione raggiunto. Affascinato dal fervore e dalla rigida povertà del francescanesimo delle origini, istituisce i «Ritiri», come cellule esemplari di quel rinnovamento dell’Ordine del quale diventa uno dei più convinti assertori. Trasferitosi a Roma, da buon francescano, è vicino a quanti incontra e vivono nel disagio materiale e spirituale, tanto da essere chiamato «l'apostolo di Roma». Il suo impegno per la riforma francescana, oltre alle critiche e le ostilità dei confratelli, gli attira il plauso e la stima delle autorità ecclesiastiche e degli stessi Pontefici, Alessandro VII e Innocenzo XI, che approvano gli statuti dei suoi «Ritiri». Muore a Roma, poco più che sessantenne, l’11 settembre 1684.
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Messaggero di Sant'Antonio