Amedeo Menezes de Sylva, sacerdote francescano (1423-1482), beato
01 Novembre
È Ceuta, in Marocco, terra bagnata dal sangue dei primi martiri francescani, a dare i natali ad Amedeo da Silva y Menezes nel 1423, primo di undici figli, tra i quali figura un’altra santa, Beatrice, fondatrice delle monache Concezioniste. Trasferitosi in Spagna, nel 1442 Amedeo è ferito in una battaglia contro i Mori. Si ritira allora nel monastero di san Girolamo in Guadalupe, che lascia dieci anni dopo per farsi frate francescano. Va ad Assisi, dove viene accolto nell’Ordine come religioso non sacerdote e inviato, dopo la professione, nel convento di S. Francesco a Milano. Fra Amedeo vive la sua scelta religiosa con esemplare fedeltà e rigore, convinto che la Regola vada osservata nella sua evangelica radicalità. Ha presto molto seguito, tanto che i superiori lo convincono a diventare sacerdote. Viene consacrato nel 1459. Molti confratelli vedono in lui un modello di frate da imitare, e insieme danno vita a un movimento, chiamato «Congregazione degli Amadeti», alla quale papa Sisto IV nel 1470 concede la sua approvazione, consentendole di svilupparsi in altre regioni italiane. Amedeo muore il 10 agosto 1482.