Venerdì XXVII Settimana del Tempo ordinario
Gl 1,13-15; 2,1-2 Sal 9 Lc 11,15-26
“Poiché vi è un solo pane, noi siamo, benché molti, un solo corpo: tutti infatti partecipiamo all’unico pane” (1Cor 10,17)
È proprio di Dio raccogliere e unire, e da qui vengono forza e pace. Invece, l’arte del diavolo, dal greco diaballo, che significa “dividere”, è quella di gettare zizzania per portare la divisione appunto. Egli cerca di tenere in piedi il suo regno e allo stesso tempo di dividere la Chiesa, la cui forza è la comunione, essere uno in Cristo. Per questo il Vangelo parla della lotta. Quando ci si decide per Gesù, si entra in una lotta contro colui che si oppone a questa unità. E così come nella lotta, non si può essere neutrali di fronte a Gesù, al Vangelo che annuncia, alla sua passione fino alla croce. Il decisivo della vita è essere con lui, che è “più forte” e vince il male, strappa la casa del cuore ad ogni tenebra e divisione.
Dalla Leggenda Maggiore [FF 1088]
Aveva imparato, per sicura esperienza, che i demoni vengono intimoriti dalle asprezze, mentre dalle mollezze e dalle delicatezze prendono animo per tentare più baldanzosamente.
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