Venerdì V Settimana di Pasqua
At 15,22-31 Sal 56 Gv 15,12-17
“Vi ho dato un esempio, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi” (Gv 13,15).
I discepoli cambiano stato, ed entrano in un rapporto nuovo con Gesù. Non più servi, ma amici. Eppure dopo la lavanda dei piedi Gesù aveva chiesto ai discepoli di abbassarsi a servire. Non c’è contraddizione: saranno suoi amici, infatti, solo se sapranno farsi servi gli uni15 12-17 degli altri, così come ha fatto lui. Questo passaggio non è però un’azione improvvisa, che trasforma i discepoli, avvicinando loro ad una confidenza nuova con Gesù. Ma è tutta l’opera rivelatrice, “tutto ciò” (v.15)che Gesù ha rivelato del Padre nel corso della sua vita pubblica: amore, potenza, misericordia, verità, carità che guarisce.
Da L’Albero della vita di Ubertino da Casale [FF 2076]
Come poi Francesco, l’amico dello sposo Gesù, si studiò di conformarsi allo stesso Gesù nel fervore della carità e nel desiderio della salvezza dei fratelli, risulta manifestamente da questo fatto: che dal principio della sua conversione fino alla fine, sempre crebbe, come fuoco, nell’ardore dell’amore a Gesù. Infatti, sospinto dallo Spirito Santo, infiammava sempre di più il camino del suo cuore, e perciò, appena udiva nominare l’amore di Dio, ne era tutto commosso, impressionato e infiammato al punto che sembrava continuamente invocare con la sposa del Cantico: «Sostenetemi con focacce di uva passa, rinfrancatemi con pomi, perché languisco d’amore». E rinfocolava questo suo amore attraverso tutte le creature.
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