Lc 9,57-62

Mercoledì XXVI Settimana del Tempo ordinario

Ne 2,1-8   Sal 136    Lc 9,57-62  Santa Teresa di Gesù Bambino, Vergine e Dottore della Chiesa

“Elia disse ad Eliseo: “Va’ e torna, perché sai che cosa ho fatto per te” (1Re 19,21)

Attraverso tre brevi episodi Gesù ci presenta le possibili resistenze di chi riceve l’invito a seguirlo. Non sappiamo le risposte dei tre “tali”, ma ne conosciamo gli entusiasmi e anche le fragilità. Il primo dice di volerlo seguire ovunque vada. Usando l’immagine delle tane e dei nidi, Gesù ci ricorda le esigenze della sequela, la spogliazione totale di chi, come Lui, è innamorato del progetto di Dio. Qualcun altro poi chiede di poter “seppellire il padre”. Si tratta di un desiderio legittimo, di un dovere sociale e, per di più, dell’obbedienza ad un comandamento. Ma qui l’accento è posto sull’annuncio del regno di Dio: la sua urgenza mette in discussione ogni obbligazione sociale, familiare o religiosa. “Lascia che i morti…” un’espressione forte che va interpretata: è necessario discernere con chiarezza dove ci chiama l’amore, e cosa invece non appartiene al regno. A chi poi vorrebbe del tempo per congedarsi dalla famiglia, Gesù propone un congedo “nuovo”. Arare richiede attenzione e sguardo vigile. Voltarsi indietro vuol dire segnare un solco storto. Non solo: questo episodio fa riferimento ad Eliseo, chiamato da Elia, (cfr. 1Re 19,19-21). Ancora una volta Gesù è accostato ai profeti che ricevono da Dio una missione per il bene di tutti. Però, mentre ad Eliseo è permesso il congedo dai suoi, al discepolo del Signore viene chiesto una nuova radicalità, una sollecitudine diversa, un rinnovato ardore per il regno di Dio.

Dalle Laudi e Preghiere [FF 277] Rapisca, ti prego, o Signore, l’ardente e dolce forza del tuo amore la mente mia da tutte le cose che sono sotto il cielo perché io muoia per amore dell’amor tuo, come tu ti sei degnato di morire per amore dell’amor mio.

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ARTICOLO DI: Comunità francescana delle sorelle

“Siamo sorelle francescane... Sorelle perché condividiamo la gioia della consacrazione totale della nostra vita a Dio, vivendo insieme in comunità. Nell'apostolato e nella laicità della vita ordinaria, desideriamo essere sorelle di tutti testimoniando e aiutando a conoscere la consolazione di Dio per ciascuno. Francescane perché ci piace e cerchiamo di imitare il modo semplice e radicale di seguire il Signore Gesù che San Francesco e Santa Chiara ci hanno indicato. "Pane e Parola" è una preghiera che abbiamo scelto di vivere accanto alle lodi mattutine. Il Vangelo del giorno, pregato e meditato comunitariamente davanti a Gesù Eucaristia, è per noi il mandato quotidiano che ci incoraggia e sostiene nel vivere la nostra vocazione. Nello spirito di comunione e collaborazione con i frati, accogliamo volentieri l'invito a condividere il testo che prepariamo ogni giorno per questa preghiera. www.comunitasorelle.org”

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