Venerdì XVI Settimana del Tempo ordinario
2Cor 4,7-15 Sal 125 Mt 20,20-28
San Giacomo Apostolo, festa
”In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto” (Gv 12, 24)
Celebriamo San Giacomo, discepolo generoso e instancabile, primo martire tra gli apostoli. Lo ricordiamo oggi con un episodio che sembra smentire le parole del Maestro, il quale raccomanda: “quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto” (Lc 14,10). I discepoli si sdegnano di questa richiesta un po’ ‘stonata’. Gesù no, non si sdegna, non disprezza affatto questo desiderio di affermazione. Ma neanche la nega. Con cura e rispetto sa volgere tutto ciò che si muove nel cuore umano verso una meta più degna, più generosa. Partendo da quella spinta innata di realizzazione, sa orientarla ad un atteggiamento più maturo, più disinteressato, addirittura al condividere lo stesso calice, cioè la stessa offerta della vita. Il nostro è “un tesoro racchiuso in vasi di creta” che sta nelle mani di Dio.
Dalle Ammonizioni [FF 153-154]
Ugualmente, se anche tu fossi il più bello e il più ricco di tutti, e se tu operassi cose mirabili, come scacciare i demoni, tutte queste cose ti sono di ostacolo e non sono di tua pertinenza, ed in esse non ti puoi gloriare per niente; ma in questo possiamo gloriarci, nelle nostre infermità e nel portare sulle spalle ogni giorno la santa croce del Signore nostro Gesù Cristo.
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