Luigi Avellino, francescano secolare (1862-1900), servo di Dio

13 Aprile

Luigi Avellino nacque a Vico Equense (NA), il 16 aprile 1862, da Andrea Avellino e Lucia Volpe, genitori di sei figli e modesti lavoratori dei campi. Sotto la guida dello zio materno il sacerdote Giuseppe Volpe, si preparava a prendere la via del sacerdozio, quando a 16 anni fu costretto a lasciare gli studi e mettersi a lavorare nei campi per aiutare la famiglia. Per le ulteriori difficoltà familiari, accettò di lavorare in una cava di pietra di tufo come manuale e qui si ammalò di artrite deformante, che lo fece diventare paralitico poco alla volta. A Vico Equense, da sempre luogo di riposo, venne a villeggiare nell’autunno del 1882, il direttore dell’antico e grande ospedale degli Incurabili di Napoli, il quale conosciutolo gli offrì il ricovero nel suo nosocomio. A Napoli Luigi trascorse 18 anni, edificando tutti, medici, suore, infermieri e degenti, per la sua fede, il suo spirito di preghiera e di rassegnazione. Organizzava e preparava le funzioni religiose e le feste solenni dell’anno, si prendeva cura materiale e spirituale degli altri ammalati, fu così nominato “priore” del proprio reparto. Praticò le virtù della povertà e umiltà, sopportando sorridendo le sofferenze che lo tormentavano e che lo portarono alla morte a 38 anni, il Venerdì Santo 13 aprile 1900.
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Messaggero di Sant'Antonio