Paolo Heat, Arturo Francesco Bell e Tommaso Bullaker, sacerdoti francescani e martiri (sec. XVII), beati

17 Aprile

Nato nel 1599 in seno a una famiglia protestante inglese, Enrico Paolo Heath cresce nella propria fede, professandola con convinzione e zelo fino a scegliere la missione di ministro del culto. Un giorno, però, la grazia di Dio lo tocca, facendogli vedere la bellezza e la verità del cattolicesimo. Una folgorazione convincente, tanto che lascia la confessione cristiana in cui è vissuto ed entra nell’Ordine dei frati minori recolletti con il nome di fra Paolo di Santa Maddalena. Ordinato sacerdote, conduce vita austera, sottoponendosi a pesanti penitenze e privazioni. Uomo di fede e di preghiera, trasmette la sua ricca esperienza nella predicazione, che conduce sempre con zelo e convinzione. Il suo efficace ministero non piace alle autorità inglesi protestanti, che lo considerano un traditore. Per questo il 7 aprile 1642 lo arrestano per convincerlo a ritornare all’ovile. Tempo sprecato. Fra Enrico rifiuta, segnando così il suo destino: il patibolo. Identica pena, impiccati e poi straziati, è comminata ad altri due religiosi francescani, Arturo Bell e Tommaso Bullaker, rei di essere sacerdoti. La sentenza viene eseguita nel 1643.
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Messaggero di Sant'Antonio