Monaldo da Ancona, Francesco da Petriolo e Antonio Cantoni da Milano, religiosi francescani e martiri (secolo XIII), beati

15 Marzo

Monaldo da Ancona, Francesco da Petriolo e Antonio Cantoni da Milano sono frati francescani martiri in Armenia nel XIII secolo, colpevoli di predicare il cristianesimo in terra musulmana. Sul loro martirio ha steso un ampio e documentato resoconto il padre Carlino Grimaldi, allora guardiano di Trebisonda. Inviati in Armenia, i tre frati sono soliti predicare ai cittadini di Arzenga nel giorno di venerdì, riuscendo ogni volta a catturare sempre più l’attenzione e l’interesse dei presenti, tanto da preoccupare le autorità locali. Viene allora convocato il consiglio degli anziani e degli iman che decide di metterli a morte perché hanno offeso il loro Profeta e la loro legge. Nel corso della predicazione del venerdì della terza settimana di Quaresima sono arrestati e condotti nella piazza della città. Un abitante che cerca di difenderli viene immediatamente ucciso. I tre arrestati, incuranti delle minacce, professano davanti al tribunale la loro fede in Cristo, scatenando l’ira dei presenti che, sguainate le spade, prima li mutilano e poi li decapitano, mentre essi affidano la loro anima a  Dio. I corpi dei martiri sono poi abbandonati nella campagna in pasto alle bestie. Mani pietose riescono nei giorni seguenti a ricomporre alcuni resti e a dar loro un'onorata sepoltura.
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Messaggero di Sant'Antonio