Giuliano Martinet di sant’Agostino, religioso francescano (1550-1606), beato

08 Aprile

L’umile frate francescano spagnolo, noto per le straordinarie penitenze e doni mistici, nasce nel 1550 a Medinaceli nella Vecchia Castiglia. Giovanissimo, entra nel convento francescano di Nostra Signora di Salceda. Ci rimane poco. Scambiato per un esaltato a causa delle estenuanti penitenze, è invitato a tornarsene a casa. Giuliano non si rassegna e bussa nuovamente alla porta del convento. Rimesso alla prova, alla fine è ammesso alla professione solenne come fratello laico. Un miracolo, per lui, per il quale si sdebita con il Signore profondendosi in ancor più dure mortificazioni e in prolungate veglie di preghiera. Trasferito al convento di Alcalá, si dedica alla cura dei malati e all’assistenza dei poveri, senza trascurare la vita interiore, che vive a gradi di intensità tali da sfociare in fenomeni mistici: i confratelli lo scoprono spesso in estasi, sollevato da terra o prostrato in adorazione per l’intera notte. Dio gratifica l’umile servo con il dono della profezia e di una scienza umanamente non acquisita e altre meraviglie, come parlare con gli animali e influire sugli elementi naturali. Muore ad Alcalá l’8 aprile 1606.
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Messaggero di Sant'Antonio