Il Santorale Francescano

La Parola di Dio è faccenda “da compagnia”. In compagnia della Chiesa, che ce l’ha trasmessa. In compagnia di tanti cristiani che, anche a proprio rischio, la leggono, la meditano e cercano di viverla. In compagnia di tanti santi: come sant’Antonio di Padova, che ad essa ha dedicato tutto se stesso, e la sua lingua, o come san Francesco, che se l’è trovata impressa nella carne! Come santa Chiara, che ne ha fatto la regola della vita sua e delle sue sorelle a S. Damiano. Come tanti santi francescani, frati, suore, laici: conoscerli ce li rende compagni di strada, giorno per giorno, possibilità concreta per noi di una vita vissuta per Dio e i fratelli. In una santità che trascina con sé tutto il “peso” della nostra carne, della nostra storia, dei nostri sogni e delle nostre fatiche. Come le belle illustrazioni di Luca Salvagno ci mostrano…

Maria Caterina Troiani, francescana secolare e fondatrice (1813-1887), beata

Costanza nasce a Giuliano di Roma (FR), in una famiglia benestante. Orfana a sei anni, viene educata dalle monache della Carità di Santa Chiara di Ferentino, tra le quali nel 1830 prende i voti con il nome di Maria Caterina di Santa Rosa da Viterbo. Nel 1859, su consiglio di monsignor Vatso, Vicario apostolico d’Egitto, con quattro consorelle si trasferisce al Cairo per aprirvi una casa della Congregazione, un pensionato e una scuola per ragazze in difficoltà. La fondazione ha successo e si sviluppa con l’apertura di altre case e l’arrivo di nuove vocazioni. Caterina raccoglie allora le suore e le opere in una nuova istituzione, canonicamente approvata nel 1868 con il nome di Terziarie francescane del Cairo (dal 1950 Suore francescane missionarie del Cuore Immacolato di Maria). La «mamma bianca» muore al Cairo il 6 maggio 1887, compianta sia da cristiani che dai musulmani ai quali ha dato tutta se stessa.
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Messaggero di Sant'Antonio