Il Santorale Francescano

La Parola di Dio è faccenda “da compagnia”. In compagnia della Chiesa, che ce l’ha trasmessa. In compagnia di tanti cristiani che, anche a proprio rischio, la leggono, la meditano e cercano di viverla. In compagnia di tanti santi: come sant’Antonio di Padova, che ad essa ha dedicato tutto se stesso, e la sua lingua, o come san Francesco, che se l’è trovata impressa nella carne! Come santa Chiara, che ne ha fatto la regola della vita sua e delle sue sorelle a S. Damiano. Come tanti santi francescani, frati, suore, laici: conoscerli ce li rende compagni di strada, giorno per giorno, possibilità concreta per noi di una vita vissuta per Dio e i fratelli. In una santità che trascina con sé tutto il “peso” della nostra carne, della nostra storia, dei nostri sogni e delle nostre fatiche. Come le belle illustrazioni di Luca Salvagno ci mostrano…

Dario Coppini, sacerdote francescano (1867-1945), servo di Dio

Nacque a Torricella (Parma) il 1° settembre 1867. Lavorò fedelmente nell’azienda paterna fino ai trent’anni per la confezione del pane e della pasta. Divenne collaboratore del parroco nel preparare, col catechismo, i bambini ai sacramenti, e nella visita ai malati. Attratto dall’ideale francescano, vestì l’abito cappuccino il 9 gennaio 1897, col nome di Daniele da Torricella, e fu ordinato sacerdote nel 1903. Passò tutta la sua vita negli ospedali (Piacenza, Modena e Reggio Emilia) e nel ministero della riconciliazione. Fu visto passare di giorno e di notte per le corsie sempre con lo stesso sorriso, interessandosi ai bisogni di ciascuno. Morì nel convento di Reggio Emilia il 10 dicembre 1945.
DicembreNovembre

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Messaggero di Sant'Antonio