Il Santorale Francescano

La Parola di Dio è faccenda “da compagnia”. In compagnia della Chiesa, che ce l’ha trasmessa. In compagnia di tanti cristiani che, anche a proprio rischio, la leggono, la meditano e cercano di viverla. In compagnia di tanti santi: come sant’Antonio di Padova, che ad essa ha dedicato tutto se stesso, e la sua lingua, o come san Francesco, che se l’è trovata impressa nella carne! Come santa Chiara, che ne ha fatto la regola della vita sua e delle sue sorelle a S. Damiano. Come tanti santi francescani, frati, suore, laici: conoscerli ce li rende compagni di strada, giorno per giorno, possibilità concreta per noi di una vita vissuta per Dio e i fratelli. In una santità che trascina con sé tutto il “peso” della nostra carne, della nostra storia, dei nostri sogni e delle nostre fatiche. Come le belle illustrazioni di Luca Salvagno ci mostrano…

Antonio Chevrier, sacerdote e francescano secolare (1826-1879), beato

Fu davanti al presepe, in un momento di intensa preghiera, che ebbe l’intuizione di vivere in pieno la povertà. Guidato da Giovanni Maria Vianney, il curato d’Ars, Antonio Chevrier accettò di diventare il direttore spirituale della «Città di Gesù Bambino», che si proponeva di incentivare la Prima Comunione nei bambini poveri. Era nato il 16 aprile 1826 a Lione, da una modesta famiglia. A 17 anni entrò in seminario e nel 1850 fu ordinato sacerdote. Precursore dell’impegno sociale del clero, iniziò la missione pastorale in una parrocchia operaia della periferia. Poi, l’incontro con il curato d’Ars. Pensò allora di fondare una propria opera. Nel 1860 acquistò il «Prado», un’antica sala da ballo, ormai in rovina: nacque «La Provvidenza del Prado». Aprì anche una scuola di chierici, i quali, dopo l’ordinazione, formarono la «Società dei Preti del Prado», impegnati sempre in opere di carità. Morì il 2 ottobre 1879, dopo una lunga malattia.
OttobreSettembreNovembre

Registrati
Esegui Login
Messaggero di Sant'Antonio