Il Santorale Francescano

La Parola di Dio è faccenda “da compagnia”. In compagnia della Chiesa, che ce l’ha trasmessa. In compagnia di tanti cristiani che, anche a proprio rischio, la leggono, la meditano e cercano di viverla. In compagnia di tanti santi: come sant’Antonio di Padova, che ad essa ha dedicato tutto se stesso, e la sua lingua, o come san Francesco, che se l’è trovata impressa nella carne! Come santa Chiara, che ne ha fatto la regola della vita sua e delle sue sorelle a S. Damiano. Come tanti santi francescani, frati, suore, laici: conoscerli ce li rende compagni di strada, giorno per giorno, possibilità concreta per noi di una vita vissuta per Dio e i fratelli. In una santità che trascina con sé tutto il “peso” della nostra carne, della nostra storia, dei nostri sogni e delle nostre fatiche. Come le belle illustrazioni di Luca Salvagno ci mostrano…

Giovanni Duns Scoto, sacerdote francescano (1265-1308), beato

Giovanni Duns Scoto, uno dei più grandi maestri della teologia cristiana, nasce a Duns, in Scozia, nel 1265. Sin da piccolo frequenta i francescani, che lo accolgono a tredici anni come studente nel convento di Haddington, nella contea di Berwich. Al termine del corso di teologia, nel 1291 è ordinato sacerdote. Prosegue gli studi alla Sorbona di Parigi, dove consegue i titoli accademici. Ammiratissimo per la preparazione e l’acutezza d’ingegno, è conteso dalle migliori università, Cambridge, Oxford, Parigi e Colonia. Affianca all’insegnamento la ricerca filosofica e teologica, indagando sui misteri della Rivelazione e dell’Incarnazione. È convinto assertore dell’Immacolata concezione della Vergine Maria, che diventerà dogma della Chiesa. Innumerevoli le sue opere. Nel conflitto fra Bonifacio VIII e Filippo il Bello, si schiera con il Papa. Per questo deve lasciare Parigi. Vi ritorna nel 1305 ma, osteggiato dal sovrano francese, nel 1307 si trasferisce definitivamente a Colonia, per proseguire l’attività di insegnamento. Muore nel 1308.
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Messaggero di Sant'Antonio