Il Santorale Francescano

La Parola di Dio è faccenda “da compagnia”. In compagnia della Chiesa, che ce l’ha trasmessa. In compagnia di tanti cristiani che, anche a proprio rischio, la leggono, la meditano e cercano di viverla. In compagnia di tanti santi: come sant’Antonio di Padova, che ad essa ha dedicato tutto se stesso, e la sua lingua, o come san Francesco, che se l’è trovata impressa nella carne! Come santa Chiara, che ne ha fatto la regola della vita sua e delle sue sorelle a S. Damiano. Come tanti santi francescani, frati, suore, laici: conoscerli ce li rende compagni di strada, giorno per giorno, possibilità concreta per noi di una vita vissuta per Dio e i fratelli. In una santità che trascina con sé tutto il “peso” della nostra carne, della nostra storia, dei nostri sogni e delle nostre fatiche. Come le belle illustrazioni di Luca Salvagno ci mostrano…

Maria Francesca Schervier, religiosa francescana (1819-1876), beata

Di nobile famiglia, figlioccia dell’imperatore Francesco II, Maria Francesca nasce ad Aquisgrana, in Germania, nel 1819. Giovinetta, si dedica con passione e coraggio ad ad assistere i poveri e all’insegnamento del catechismo in ambienti difficili e spesso ostili, sostenuta nella sua impresa dal vicario della parrocchia, padre Istas. Dopo un ritiro a Liegi, in Belgio, nell’ottobre 1845, costituisce con cinque compagne un gruppo di volontarie con l’intento di dedicarsi all’assistenza. Un’epidemia di colera e di vaiolo, che infuria quasi subito in Aquisgrana, dà loro l’occasione di mettersi alla prova. Prova riuscita. Il gruppo si consolida spiritualmente ponendo le basi per una nuova istituzione religiosa, per la quale Maria Francesca stessa scrive una regola, ispirata alla spiritualità francescana per una vita di povertà, di carità al servizio dei poveri. La nuova Congregazione, con il nome di Suore dei poveri di san Francesco, è approvata da papa Pio X nel 1908. Conosce subito una rapida diffusione fino a raggiungere gli Stati Uniti, mentre si apre a nuovi settori di intervento, come l’assistenza dei militari feriti nelle guerre del 1864, 1866 e 1870, e il recupero dei giovani in difficoltà. Maria Francesca chiude la sua ricca esperienza terrena il 14 dicembre 1876, ad Aquisgrana.
DicembreNovembre

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Messaggero di Sant'Antonio