Mc 2,1-12

Casa = relazione

Casa = relazione

Venerdì I Settimana del Tempo Ordinario
1Sam 8,4-7.10-22   Sal 88    Mc 2,1-12

Gesù attrae una moltitudine di persone soprattutto gente malata, povera, che ha visto i suoi miracoli o ne ha sentito parlare. La sua persona ha suscitato il desiderio della buona notizia, della Parola nuova che risana. Per l’evangelista Marco l’annuncio della Parola non è esclusivamente verbale, ma si traduce subito in atto che opera una nuova creazione. E tutto ciò avviene in casa, nel luogo della comunità piena di gente dentro e fuori, che è lì per ascoltare la Parola. Una casa che viene aperta persino dal tetto pur di entrarvi. Una comunità fatta di relazioni per comunicarsi agli altri, ricreata dal perdono perché formata attorno alla Parola.

“Beato il popolo che ti sa acclamare” (Sal 88)

Dalla Leggenda dei Tre Compagni [FF 1430]
Mentre la schiettezza e la veracità dell’insegnamento e della vita del beato Francesco veniva a conoscenza di molte persone, due anni dopo la sua conversione alcuni uomini si sentirono stimolati dal suo esempio a fare penitenza, rinunziando ad ogni cosa, e a unirsi a lui nell’abito e nella vita. Il primo di loro fu Bernardo, di santa memoria. Considerando egli la perseveranza e il fervore del beato Francesco nel servire Dio, e come restaurava con molta fatica le chiese diroccate e conduceva un’esistenza aspra, mentre sapeva bene che nel secolo era vissuto nelle comodità, prese la risoluzione in cuor suo di distribuire ai poveri ogni suo avere e di unirsi fermamente a Francesco nel modo di vivere e di vestire. Un giorno, dunque, andò di nascosto dall’uomo di Dio, gli palesò la sua decisione e si accordò con lui che venisse a trovarlo in una sera determinata. Il beato Francesco, che non aveva ancora alcun compagno, rese grazie a Dio e fu pieno di gioia, tanto più che messer Bernardo era uomo di vita assai esemplare. Alla sera convenuta, il beato Francesco si recò dunque alla casa di Bernardo con grande esultanza di cuore, e rimase con lui tutta quella notte […] Sul far del giorno si alzarono e con un altro uomo di nome Pietro, che egualmente desiderava diventare loro fratello, si recarono alla chiesa di San Nicolò, vicina alla piazza della città di Assisi. Entrati per farvi orazione, poiché erano dei semplici che non sapevano trovare le parole evangeliche riguardanti la rinuncia al mondo, pregavano devotamente il Signore affinché si degnasse di mostrare loro la sua volontà.

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ARTICOLO DI: Comunità francescana delle sorelle

“Siamo sorelle francescane... Sorelle perché condividiamo la gioia della consacrazione totale della nostra vita a Dio, vivendo insieme in comunità. Nell'apostolato e nella laicità della vita ordinaria, desideriamo essere sorelle di tutti testimoniando e aiutando a conoscere la consolazione di Dio per ciascuno. Francescane perché ci piace e cerchiamo di imitare il modo semplice e radicale di seguire il Signore Gesù che San Francesco e Santa Chiara ci hanno indicato. "Pane e Parola" è una preghiera che abbiamo scelto di vivere accanto alle lodi mattutine. Il Vangelo del giorno, pregato e meditato comunitariamente davanti a Gesù Eucaristia, è per noi il mandato quotidiano che ci incoraggia e sostiene nel vivere la nostra vocazione. Nello spirito di comunione e collaborazione con i frati, accogliamo volentieri l'invito a condividere il testo che prepariamo ogni giorno per questa preghiera. www.comunitasorelle.org”

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